Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 1 gennaio 2012

Risposta a Padre Cavalcoli, da parte di “Sì si no no”.

Su Riscossa Cristiana è apparsa, nei giorni scorsi, una Lettera Aperta di Padre Giovanni Cavalcoli al periodico antimodernista “Sì sì no no”. Ricevo da “Sì sì no no”  la risposta a questa lettera e aderisco volentieri alla richiesta di pubblicarla.



Reverendo Padre Giovanni Cavalcoli, rispondiamo volentieri alla sua lettera inviataci per il Santo Natale 2011.

Il Concilio Vaticano II non ha voluto “definire ed obbligare a credere” (cfr. Concilio Vaticano I, DB 1800)[1]  e quindi non ha voluto impegnare l’infallibilità, perciò può essere fallibile. La Chiesa è indefettibile e Dio non permette che nel suo insegnamento dogmatico o infallibilmente assistito vi possano essere errori(2) .

Il soggetto Chiesa è sempre uno, Ella è e sarà sempre “colonna e sostegno di verità”, anche se l’oggetto o dottrina da Lei insegnata può essere molteplice quanto al ‘modo’ e alla ‘materia’. Ora il Concilio Vaticano II è “pastorale” (come hanno detto esplicitamente papa GIOVANNI XXIII e papa PAOLO VI(3), diversamente da certi teologi, i quali non sono la Chiesa docente e che invece lo dogmatizzano). Quindi la dottrina del Vaticano II è diversa quanto al ‘modo’ da quella dei XX Concili precedenti ed in alcuni casi se ne allontana anche quanto alla ‘sostanza’. 

Noi crediamo all’indefettibilità del soggetto Chiesa ed anche all’infallibilità della dottrina insegnata da Essa, ma alle condizioni poste dal Concilio Vaticano I, non a quelle poste dai teologi. Ora la volontà di definire una dottrina come divinamente rivelata e di obbligare i fedeli a crederla di Fede per la salvezza eterna è insegnata infallibilmente dal Concilio Vaticano I (DB, 1800). 

Quando la Chiesa insegna verità di Fede il Soggetto insegnante e l’Oggetto insegnato sono divinamente e infallibilmente assistiti. Su questo non abbiamo mai avuto nessun dubbio. Come lei scrive giustamente nella sua lettera in questione “l’oggetto insegnato di Fede è regola del soggetto Chiesa”. Quindi il Magistero non è un Assoluto e deve trasmettere la dottrina rivelata da Dio, senza cambiarla. La Rivelazione è la regola del Magistero. Mentre lei, Reverendo Padre, tende a fare del Magistero anche non infallibilmente assistito un Assoluto, indipendente dalla Fede. 

Quando, alcune linee dopo, lei scrive che “negare l’infallibilità del Magistero è contro la Fede e quindi eretico”, contraddice quel che ha scritto sopra e che abbiamo appena citato e non completa la definizione del Magistero infallibile. Secondo il Vaticano I la volontà di definire e di obbligare a credere è necessaria per l’assistenza infallibile da parte di Dio al Magistero (DB, 1800). Lei in alcuni casi tende a sostituirsi, in buona fede, al Magistero e scomunica o dichiara eretico a destra e a manca, promulgando nuove definizioni dogmatiche in rottura con quelle della Chiesa. 

Cristo non ha ingannato la Chiesa quando Le ha promesso di assisterla “sino alla fine del mondo”, ma vi sono vari tipi di assistenza e non tutti sono infallibili. 

Alcune dottrine del Concilio Vaticano II ci sembrano erronee, ma la parola ultima autoritativamente spetta alla Chiesa docente, non a noi e nemmeno a lei. 

Infine lei scrive: “è assolutamente indimostrabile che la continuità non c’è”. Per cortesia ci spieghi - senza negare il principio di non contraddizione - dove sta la continuità tra la Fede cattolica e l’insegnamento del Concilio Vaticano II e del post-concilio nei seguenti quattro punti: 
  1. Gaudium et spes n° 12: «tutte le cose che esistono su questa terra sono ordinate e finalizzate all’uomo come al loro centro e fine», si potrebbe intendere questa pericope in maniera ortodossa, qualora tutte le cose inanimate, vegetali ed animali fossero ordinate all’uomo e questi a Dio, ma Gaudium et spes n° 24 specifica che «L’uomo su questa terra è la sola creatura che Dio ha voluto per se stessa (propter seipsam)». [su questo blog se ne parla qui -ndR]. Questo errore va letto alla luce del pancristismo teilhardiano di Gaudium et spes n° 22  [su questo blog se ne parla qui -ndR] : «per il fatto stesso che il Verbo si è incarnato ha unito a Sé ogni uomo». Si badi bene: ogni uomo non ogni natura umana. 
  2. Durante “l’omelia nella 9a Sessione del Concilio Vaticano II”, il 7 dicembre del 1965, PAPA MONTINI giunse a proclamare: «la religione del Dio che si è fatto uomo s’è incontrata con la religione (perché tale è) dell’uomo che si fa Dio. Cosa è avvenuto? Uno scontro, una lotta, un anatema? Tale poteva essere; ma non è avvenuto. […]. Una simpatia immensa verso ogni uomo e non verso la natura umana, ha pervaso tutto il Concilio. Dategli merito almeno in questo, voi umanisti moderni, che rifiutate le verità, le quali trascendono la natura delle cose terrestri, e riconoscete il nostro nuovo umanesimo: anche noi, più di tutti, abbiamo il culto dell’uomo»(4) . Attenzione! “Tutto il Concilio”, dice Paolo VI, non il solo ‘spirito del Concilio’, non la sola ermeneutica radicale della rottura con la Tradizione cattolica. Ora l’interpretazione ‘autentica’ del Concilio Vaticano II la dà papa Paolo VI e non Tizio, Caio o Sempronio o don Cantone e neppure io. Inoltre Paolo VI chiama a “dar merito” a “tutto il Concilio” di questa “religione dell’uomo che si fa Dio” con le sole sue forze e senza il dono gratuito della grazia santificante gli “umanisti moderni”, cioè gli atei i quali “rifiutano le verità” di Fede soprannaturale, che trascendono l’umana ragione. Ma se “tutto il Concilio”, e non la sua interpretazione azzardata o il suo ‘spirito’, può e deve piacere agli atei o panteisti, non può piacere ai cristiani, che credono alle verità soprannaturali rivelate da Dio e distinguono la creatura dal Creatore. Come si evince da ciò che ha detto Paolo VI è il testo stesso del Concilio che è in rottura con la Fede cattolica e come tale non può essere accettato. Il cuore del “problema dell’ora presente” è propriamente la velleità di conciliare l’inconciliabile: teocentrismo e antropocentrismo, Messa romana e ‘Novus Ordo Missae’, Tradizione divino-apostolica e Vaticano II. 
  3. KAROL WOJTYLA nel 1976 da cardinale, predicando un ritiro spirituale a Paolo VI e ai suoi collaboratori, pubblicato in italiano sotto il titolo Segno di contraddizione. Meditazioni, (Milano, Gribaudi, 1977), inizia la meditazione “Cristo svela pienamente l’uomo all’uomo” (cap. XII, pp. 114-122) con Gaudium et spes n.° 22 [su questo blog se ne parla qui -ndR] e asserisce: «il testo conciliare, applicando a sua volta la categoria del mistero all’uomo, spiega il carattere antropologico o perfino antropocentrico della Rivelazione offerta agli uomini in Cristo. Questa Rivelazione è concentrata sull’uomo […]. Il Figlio di Dio, attraverso la sua Incarnazione, si è unito ad ogni uomo, è diventato - come Uomo - uno di noi. […]. Ecco i punti centrali ai quali si potrebbe ridurre l’insegnamento conciliare sull’uomo e sul suo mistero» (pp. 115-116). In breve questo è il succo concentrato dei testi del Vaticano II: culto dell’uomo, panteismo e antropocentrismo idolatrico. Non lo dico io, ma Karol Wojtyla, alla luce di Paolo VI e del Concilio pastorale da lui ultimato, ossia gli interpreti ‘autentici’ del Vaticano II. Karol Wojtyla parla di uomo e non di natura umana. 
  4. Giovanni Paolo II afferma nella sua prima enciclica (del 1979) ‘Redemptor hominis’ n° 9: «Dio in Lui [Cristo] si avvicina ad ogni uomo dandogli il tre volte Santo Spirito di Verità» ed ancora ‘Redemptor hominis’ n° 11: «La dignità che ogni uomo ha raggiunto in Cristo: è questa la dignità dell’adozione divina». Sempre in ‘Redemptor hominis’ n° 13: «non si tratta dell’uomo astratto, ma reale concreto storico, si tratta di ciascun uomo, perché […] con ognuno Cristo si è unito per sempre […]. l’uomo – senza eccezione alcuna – è stato redento da Cristo, perché, con l’uomo – ciascun uomo senza eccezione alcuna – Cristo è in qualche modo unito, anche quando l’uomo non è di ciò consapevole […] mistero [della redenzione] del quale diventa partecipe ciascuno dei quattro miliardi di uomini viventi sul nostro pianeta, dal momento in cui viene concepito sotto il cuore della madre». Nella sua seconda enciclica (del 1980) “Dives in misericordia” n.° 1 Giovanni Paolo II afferma: «Mentre le varie correnti del pensiero umano nel passato e nel presente sono state e continuano ad essere propense a dividere e persino a contrapporre il teocentrismo con l’antropocentrismo, la Chiesa [conciliare, ndr] […] cerca di congiungerli […] in maniera organica e profonda. E questo è uno dei punti fondamentali, e forse il più importante, del magistero dell’ultimo Concilio». Nella sua terza enciclica (del 1986) Giovanni Paolo II in ‘Dominum et vivificantem’ n° 50 scrive: «Et Verbum caro factum est. Il Verbo si è unito ad ogni carne [creatura], specialmente all’uomo, questa è la portata cosmica della redenzione. Dio è immanente al mondo e lo vivifica dal di dentro. […] l’Incarnazione del Figlio di Dio significa l’assunzione all’unità con Dio, non solo della natura umana ma in essa, in un certo senso, di tutto ciò che è carne: di… tutto il mondo visibile e materiale […]. il Generato prima di ogni creatura, incarnandosi… si unisce, in qualche modo con l’intera realtà dell’uomo […] ed in essa con ogni carne, con tutta la creazione».
Con i migliori auguri di un felice anno nuovo ricco di ogni grazia.
sì sì no no 
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NOTE
1) Cfr. Cipriano Vagaggini, voce “Dogma”, in “Enciclopedia Cattolica”, Città del Vaticano, 1950, vol. IV, col. 1792-1804; Giacinto Ameri, voce “Definizione dogmatica”, in “Enciclopedia Cattolica”, Città del Vaticano, 1950, vol. IV, coll. 1306-1307.
2) Tutto quanto è scritto in questa risposta era stato spiegato con le precise citazioni del Magistero in “sì sì no no”, per non appesantire la risposta rinviamo il lettore alla rilettura dei nostri articoli.
3) Citati da noi in “sì sì no no”.
4) Enchiridion Vaticanum. Documento del Concilio Vaticano II. Testo ufficiale e traduzione italiana, Bologna, Edizioni Dehoniane Bologna, 9a ed., 1971, Discorsi e messaggi, pp. [282-283].

59 commenti:

don Camillo ha detto...

Di Cavalcoli è apprezzabile il tono cortese e rispettoso con cui parla sia di Gherardini che della rivista SiSiNoNo [che tutti leggono ma fanno finta che questa rivista non sia mai esistita] e quindi del suo capo redattore don Curzio, vero talento romano Tradizionale DOC. Apprezzo il tono come dicevo, ma poco il contenuto, sembra cioè una paternale che una lettera di contenuto teologico. La garbata, decisa e trasparente risposta di don Curzio vale più di molti libri e trattati su tema, io aggiungerei tra le novità ben evidenziate da don Curzio (e non individuate da un esperto come padre Cavalcoli) anche un "peccato di omissione" una regressione magisteriale rispetto al Concilio di Trento, cioè sulla DOPPIA fonte della Rivelazione (Tradizione e Sacra Scrittura), che inspiegabilmente il V2 riduce alla sola S. Scrittura.

Cavalcoli assomiglia per certi versi a p. Livio di radio Maria, educati con sani principi, ma difronte alla ambiguità dette, scritte o fatte dai papi post-conciliari fanno finta che non siano state ma dette o scritte o fatte, cercando un po' più in la nel paragrafo asserzioni più cattoliche, pacificando chissà il loro proprio sgomento. Insomma una cecità e una sordità ben amministrata.

Anonimo ha detto...

Ed ecco qui stasera, vediamo rimbalzare sui blog cattolici la notizia "entusiasmante" sulla riforma liturgica attuata dal Papa:
a fronte delle più rosee illusioni di "restaurazione" che molti di noi coltivavano dal 2005, circa una rinascita della Tradizione e della Divina Liturgia di sempre, avanza trionfante davanti ai nostri occhi l'amarissima realtà della cosiddetta "riforma della riforma" nella sua tangibile (innegabile9 concretezza:
il rito fabbricato da Kiko, eretico luteran-giudaico, che ha stravolto e distrutto il Santo Sacrificio dell'altare, inventando una nuova messa dissacrata e una contro-chiesa impegnata a demolire il Cattolicesimo dalle sue fondamenta da ben 44 anni, sta per essere approvato dalle gerarchie (dite voi quali siano....) e poi definitivamente DAL PAPA regnante BENEDETTO XVI :

All signs seem to indicate that the curious (this is a generous word) liturgical peculiarities (including some specific rites) of the Neocatechumenal Way have received thumbs-up from the pertinent Roman dicasteries, and that the leaders of the "Kikos" will be received by His Holiness on January 20, 2012, for the special approval of all their rites. [Rumor also confirmed by Spanish blogger Francisco de la Cigoña.]

Dio abbia pietà della sua Chiesa !

PS.: Continua così l'avveramento del messaggio di Fatima: l'autodistruzione della Chiesa, attraverso lo stravolgimento della Liturgia, approvato dai sommi Pastori, noncuranti dei moniti venuti dal Cielo, e delle richieste di Dio stesso ad essi rivolte ! la Madonna non raccontava favole, ma ha dato alla Chiesa avvisi gravissimi, che i papi non hanno voluto ascoltare. E ne pagheremo tutti le conseguenze.

Ester

don Camillo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
DANTE PASTORELLI ha detto...

"Umilepastorenellafignatelzignore";"ratzinga" ecc.
MIC, questo è il don Camillo che andrebbe censurato, per autentica immaturità. Commenti da suburra.

repetita ha detto...

Ma se “tutto il Concilio”, e non la sua interpretazione azzardata o il suo ‘spirito’, può e deve piacere agli atei o panteisti, non può piacere ai cristiani, che credono alle verità soprannaturali rivelate da Dio e distinguono la creatura dal Creatore.
Come si evince da ciò che ha detto Paolo VI è il testo stesso del Concilio che è in rottura con la Fede cattolica e come tale non può essere accettato. Il cuore del “problema dell’ora presente” è propriamente la velleità di conciliare l’inconciliabile: teocentrismo e antropocentrismo, Messa romana e ‘Novus Ordo Missae’, Tradizione divino-apostolica e Vaticano II.

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ora io mi chiedo: chi spiegherà questa tremenda realtà ai piccoli fedeli nelle parrocchie ?
e chi farà capire loro che questo non è un "teorema" sulla Chiesa, (quindi "da dimostrare") come suggeriva la lettrice speranzosa del post precedente, ma semplicemente la nuda e cruda REALTA' di fatto, che stiamo osservando, (>contra factum non valet argumentum) di quella inarrestabile metamorfosi della Chiesa, che ACCADE, si ATTUA giorno per giorno, grazie ai dettami indifferentisti del concilio, sempre più seguiti e realizzati (v. Assisi1-2-3) dettami che nessuna autorità da 46 anni vuole chiarire o correggere o sconfessare ?

Eruanten ha detto...

Don Camillo a cosa serve questa cattiva ironia?

Luisa ha detto...

Vorrei inanzitutto augurare Buon Anno a tutti voi e poi suggerirvi di andare a leggere su MiL i contributi di Giampaolo nei thread consacrati all`articolo di don Gleize, sono ben 5 thread, il primo purtroppo infestato da troll vari e volgari...
Le riflessioni di Giampaolo non solo riflettono la sua preparazione ma sono logiche, sensate, cristalline, senza inutili e sterili contorsioni mentali, non sarà di certo l`ultima trovata del fallibile infallibile a poterle smontare.

E mentre si continua a discutere attorno a quel Concilio, mentre c`è chi si affanna a voler proclamare la sua continuità con la Tradizione, senza poterla mostrare, corrono rumori che, se avverati, firmeranno la definitiva condanna a morte dell`ermeneutica della continuità, rumori che riguardano il cuore della nostra Fede, la sacra Liturgia e certe nuove approvazioni...

Anonimo ha detto...

Don Camillo carissimo, ti prego di moderare la tua "cattiva ironia", che serve solo a dar sfogo alla tua indignazione, che è anche dolore e sconcerto -che sono anche i nostri- ma sminuisce il valore grande che hanno le tue puntuali riflessioni.

don Camillo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Lo dissi in passato e lo ripeto adesso: se a voi non piace il tono di don Camillo, cio' e' comprensibile, ma non buttate via le sue idee. Quanti ne conoscete che hanno capito cio' che ha capito don Camillo, che sanno come lui guardare alla realta' senza catastrofismi? guardate alla sostanza, non al tono; personalmente, io preferisco la suburra - posticino interessante, a leggere Giovenale - ai santi di stucco.
Mic, se permetti io proporrei a don Camillo di riscrivere il suo intervento e riproporlo qui in veste civile e curiale (nel senso di Machiavelli, ben s'intende).
Ed, amici miei, io non intendo affatto difendere don Camillo; mi si perdoni la presunzione, ma io intendo difendere la verita'.

Luciana Cuppo ha detto...

Scusate, l'anonimo delle 11:41 sono io.

Anonimo ha detto...

A proposito di guardare alla sostanza di verità di ciò che viene detto (da don Camillo ed altri) e che momento per
momento viene constatato COME REALTA' in atto, circa il PROGRESSIVO CROLLO dell'Edificio Dottrina-Fede-Liturgia, ad opera dei papi conciliari approvanti-benevolenti, dei quali l'ultimo invia ufficialmente, fin dal 17 gennaio 2011 gli eretici ad evangelizzare le parrocchie, suggerisco a D. Pastorelli di leggere anche il thread appena pubblicato, con i commenti, dell'altro blog di Mic, dove si tratta della IMMINENTE approvazione della liturgia kikiana da parte del papa:

http://neocatecumenali.blogspot.com/
"Un'altra autocelebrazione incombe"

e gli propongo, se lo ritiene opportuno, di offrirci un suo autorevole commento sull'evento gravissimo che si profila ormai come INEVITABILE.

Ester

don Camillo ha detto...

Luciana, grazie, ma c'è poco da dire, già si è detto tutto. Bisogna sperare che l'approvazione riguardi "solo" i riti secondari al cammino: Liturgie della Parola, Liturgie penitenziali, Riti di consegne varie: palme, lit.delleOre, padre nostro, ecc, ecc.

Ad ogni modo, per piacere MIC, togli da questo 3d TUTTO ciò che riguarda i NC, lasciamo all'articolo di si si no no lo spazio dovuto.

Luisa, se chiedi a Gianpaolo di postare anche qui i commenti, visto che persiste la censura nei miei riguardi su MiL perchè mi piacerebbe porgergli delle domande al riguardo..

Luisa ha detto...

Lo faccio volontieri don Camillo.

Vorrei dirle ancora che purtroppo, tre volte purtroppo, chi menziona, io per prima, i rumori che circolano su quelle approvazioni, non si discosta dal problema oggetto delle discussioni e dispute fra teologi e anche semplici blogger, perchè se dovesse per assurdo essere approvato chi ha rigettato la Liturgia cattolica, giudicandola una catstrofe (Arguello dixit), chi rigettandola ne ha inventata una ad hoc per le sue comunità, chi riuscirebbe così ad annientare anche la volontà e le decisioni di un Papa che più chiare non potevano essere, allora dovremmo con sgomento ammettere che la rottura con la Tradizione è consumata e ufficializzata e che è la Congregazione del Culto Divino (!) e della Disciplina dei Sacramenti(!) a rendersi responsabile di quel nuovo scempio, sgomento che non sarebbe che ancor più forte, pensando che sarebbe il Papa, costretto o non costretto, a permetterlo.
Stiamo parlando della Liturgia, del cuore della nostra Fede, non di elementi secondari e senza importanza, è per questo che, pur con una grane inquietudine ce condivido con voi,continuo a sperare che le mie orecchie non ascolteranno le terribili parole: approvo la votra liturgia.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Non credo d'esser un santo da stucco: naturalmente si è liberi di preferire di viver nella suburra ed adeguarvisi, ed apprezzar gli attacchi volgarissimi alla persona del Pontefice, anche se Giovenale è ben lontano...
Discuter le posizioni teologiche e liturgiche è un conto, la violenza offensiva gratuita, specie da parte di un prete che sputa nel piatto in cui mangia, è da condannare senza riserve.
Non ho mai sentito parole simili sulla bocca di sacerdoti della Fraternità S. Pio X che ho avuto modo di conoscer bene. Parlo, naturalmente di quelli che hanmo operato in Italia. Non s'inalberino coloro che usano ed approvano certo linguaggio se poi mons. Fellay ed altri vengon definiti pazzi, mentecatti ecc. ecc.

don Camillo ha detto...

Luisa e Mic, se volete vi invio in pdf le prove della complicità di Bugnini nelle liturgie neocat. perchè le possiate pubblicare e commentare adeguatamente, io ho la nausea.

Sì è verissimo la FSSPX ha uno stile è un rispetto invidiabile.

Giampaolo ha detto...

Caro don Camillo,

mi spiace per la censura incomprensibile su MIL, anche se di questi tempi essere messi all'Indice rischia di divenire un certificato DOC!

Le ho mandato diverse mail negli ultimi giorni, ma tornano quasi tutte al mittente.

Se ha interrogativi su quello che molto caserecciamente ho scritto altrove le riporti pure qui, e ne ragioneremo insieme.
Se invece preferisse, possiamo discuterne anche via mail, sperando si trovi il modo farcele pervenire! (all'uopo Gliene ho appena mandata giusto ora una ad entrambi gli indirizzi)

Cordialità

P.S. Ringrazio la cara sig.ra Luisa per il cenno rivoltomi su Mil a questo proposito.

navinternetica@gmail.com ha detto...

Luisa e Mic, se volete vi invio in pdf le prove della complicità di Bugnini nelle liturgie neocat. perchè le possiate pubblicare e commentare adeguatamente, io ho la nausea.

Ricevuto. Altro che nausea. Terrificante!
Grazie, preparerò un articolo. Purtroppo si spiegano molte cose.

Anonimo ha detto...

Ed, amici miei, io non intendo affatto difendere don Camillo; mi si perdoni la presunzione, ma io intendo difendere la verita'.

Cara Luciana. Comprendo perfettamente cosa intendi. Con Don Camillo c'intendiamo bene. Cerchiamo tutti di trovare il giusto equilibrio in una situazione davvero terribile, soprattutto perché il nostro messaggio arrivi a destinazione con più efficacia se sfrondato di animosità, cercando di riservare a chiunque, ma soprattutto alla persona (e alla funzione del Papa) il rispetto che gli è dovuto...
Mi "scappa", però, di dire che il primo a dover rispettare la sua funzione dovrebbe essere lui e, oltre a risparmiare a noi tanta sofferenza e sconcerto farebbe bene a tante anime: anche questa generazione rischia di essere sviata....

deriva ha detto...

farebbe bene a tante anime: anche questa generazione rischia di essere sviata....

proprio così: ma l'attuale Pietro sembra che non voglia guidare più nè governare....regna ma non governa, disse qualcuno anni orsono, similmente alla Regina d'Inghilterra.
Qualcuno sta sottolineando la stessa cosa sull'altro blog:
è proprio fin dall'inizio del concilio che è iniziata questa demolizione progressiva della funzione di GUIDA del Pastore suprema, ma molti non riescono a riconoscere la remota origine della decadenza del ruolo.

E' una lenta deriva quella della perdita della funzione di Supremo Pastore, insieme alla autorità e al prestigio che caratterizzava il papato fino al concilio, e siamo arrivati fino a questo punto in modo così graduale da essere impercettibile. Non ci siamo resi conto del continuo e rapido ALLONTANAMENTO impressionante dalla teologia di sempre, dal papato di sempre, dalla Chiesa di sempre.
allontanamento costante, anno per anno, inarrestabile deriva da quella Fede cattolica che ora ci sembra così LONTANA nel tempo, così "sorpassata" nei suoi dogmi, nella sua SERIETA', nella SACRALITA' delle sue Messe, nella sua SANTITA' proposta e mostrata nella vita di tanti sacerdoti e laici, seguaci di Cristo senza compromessi, secondo il Sì Sì No No, appunto (..cosa che oggi viene chiamata con disprezzo "integrismo" o "fanatismo").
E oggi ci meravigliamo che il papa sia debole, propositivo e non autoritario....e qualcuno parla di "ammutinamento", e papa prigioniero, ma sono visioni romanzesche che non convincono più nessuno.
Non c'è nessun ammutinamento, ma un lento SVUOTAMENTO del ruolo del Vicario, (avviato fin dal concilio, con la collegialità), ruolo di cui rimane ora solo la facciata, come accade per l'intera Chiesa.
Facciata ornamentale, un look commemorativo che "regge la scena" davanti al mondo, e dietro, le macerie.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Il dissenso, talora lecito o addirittura doveroso, non si manifesta sbeffeggiando la persona del Papa.

don Camillo ha detto...

Dante non tiriamo in ballo questioni personali, ogniuno si faccia il proprio esame di coscienza, e pensi al proprio piatto e alla propria saliva! riposto il mio messaggio perchè sembra quasi che abbia utilizzato violenza verbale gratuita contro il Papa o delle bestemmie, il che non è vero.
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Ester, ti prego niente catastrofismi. E dall'approvazione che io e pochi altri abbiamo capito che è Kiko ma chi è Umilepastorenellafignatelzignore. Atto dovuto in un pontificato sempre coerente con se stesso. La nuova Chiesa con il suo nuovo catechismo, con il suo nuovo clero, ha bisogno del suo nuovo culto esplicitato nelle varie cerimonie delle catechesi, dei passaggi, ritiri, consegne, penitenziali, ecc. ma non so se in questa approvazione rientrerà il rito della sua messa giudeo-luterana, conoscendo ratzinga, non nè parlerà nè scriverà ma lascerà far dire Kiko che a lui privatamente B16 ha detto che la sua Messa è bellissima, e ratzinga non smentirà. Il rito neocatecumenale fu indicato da Bugnini come il Rito DEL VATICANO II. Mettetevi l'anima in pace.
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Anonimo ha detto...

Il rito neocatecumenale fu indicato da Bugnini come il Rito DEL VATICANO II.

Quando loro lo dicevano non li prendevo sul serio, perché conoscevo solo la "nota laudatoria" che Bugnini aveva fatto loro avere nel 1974. In ogni caso, avuto riguardo a chi era l'estensore, non davo molto credito... E, invece, da quanto mi ha spedito Don Camillo (le memorie di Bugnini), l'aberrazione è esplicitata in tutta la sua orrida crudezza.
Del resto il concilio Vaticano II o il suo "spirito" o, comunque, lo spartiacque che rappresenta, è la matrice da cui tutto ciò promana. Ed è proprio questo spartiacque che è stato beatificato in tutte le salse e continua ad esserlo da parte della Curia tutta (tranne qualche mosca bianca...)

Luisa ha detto...

Posso?

Posso sulla punta dei piedi inserirmi fra Dante e don Camillo?

Posso dire a due persone che stimo, Dante lo seguo da anni e tanto mi ha insegnato e mi insegna, don Camillo l`ho "conosciuto " su MiL e ho visto l`impeto e la passione con cui esprime il suo sconcerto, la sua rabbia vedendo e subendo,come sacerdote, le incoerenze,i sopprusi, i tradimenti, i doppi discorsi, della gerarchia della Chiesa, posso dire loro che sono tutti e due importanti per questo blog cattolico, per ogni blog che si dice cattolico e fedele alla Tradizione della Chiesa?

Abbiamo bisogno di persone non solo competenti, ma responsabili, impegnate, che investono tempo e energia per testimoniare e informare in questa Chiesa dove regna la massima confusione, dove il vero costeggia il falso, dove il falso prende le vesti del vero, dove la menzogna e l`inganno operano in modo subdolo e sempre più efficace.

So quanto Dante sia capace di passione e di coraggio nella difesa della Chiesa e della Fede, non teme di usare termini anche forti nei confronti della gerarchia ma lo fa sempre con un limite, che condivido, che è quello del rispetto assoluto della persona e della funzione del Successore di Pietro.
In quei limiti non si priva di criticare, di riflettere, e di porre le sue domande anche quando è il Papa la fonte delle perplessità e di domande anche scomode che non possono essere evitate.

Posso solo immaginare quanto don Camillo debba "battagliare" nel suo quotidiano con la gerarchia che si trova, capisco che voglia mantenere l`anonimato, sappiamo la sorte che è toccata a sacerdoti coraggiosi, spediti in luoghi isolati, messi in condizione di non più "nuocere" , se don Camillo fa quella scelta avrà le sue buone ragioni, se ha paura la sua è forse una saggia paura, di quelle che ti avvertono di un pericolo e per don Camillo sappiamo che quel pericolo è reale.
Ma vorrei dirgli che il suo messaggio arriverebbe con maggior efficacia, credibilità e autorevolezza, e qui raggiungo Dante, se mantenesse sempre il rispetto assoluto della persona del Santo Padre, il che non vuol dire evitare di esprimere dissensi,porre domande o mettere in luce certe incorenze,ma penso che debba essere possibile farlo senza mai dimenticare di chi si sta parlando.

Posso dirvi quanto siete importanti tutti e due con le vostre differenze? Differenze che spero non vi porteranno a privare questo spazio della vostra presenza!

Un caro saluto a tutti e due, ho scritto con il cuore, pensando anche a mic,un`amica che stimo e rispetto anche per il suo impegno instancabile in difesa della nostra Chiesa e della sua Tradizione.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Ciao, buona Luisa.
Diffido delle persone che non sanno controllar la lingua e parlano come fiumi lutulenti. Dai preti, inoltre, mi aspetto coerenza, e tu lo sai.
Ricordiamoci che Gesù aveva predetto il rinnegamento di Pietro, ma lì ne andava della vita!
L'armiamoci e partite, specie in ambito religioso, non m'è mai piaciuto. Ed oggi, almeno da noi, non c'è da affrontar il martirio.

er tripparolo ha detto...

C'è poco da fare, il Signor Dante fà la differenza.
Una volta mi è stato chiesto conto del perchè verso tutti io avessi il solito atteggiamento canzonatorio e verso di Lui no.
La risposta che diedi era:
perchè è il Signor Dante Pastorelli!
Purtroppo degli uomini coerenti è stato gettato via lo stampo.
I pochi che rimangono di tal pasta vanno rispettati.
E io lo fò.

er tripparolo ha detto...

Dante, che con affetto saluto, mi auguro voglia avere un pensiero per me innanzi al Crocefisso miracoloso custodito in cappella al lato dell'Altare.

Anonimo ha detto...

Circoscrivo il discorso a Dante e Don Camillo, perché è con loro che è sorta una diatriba, che è fisiologica dove ci sono sensibilità diverse che si esprimono in libertà e che altrettanto fisiologicamente si compone quando subentra la ragionevolezza e l'accettazione dell'altro, pur con tutti i distinguo che si ritiene di volta in volta di esprimere.

Che l'amico Dante faccia la differenza, oltre al fatto di volergli bene siamo tutti d'accordo.
Quanto a Don Camillo, anche la sua presenza fa la differenza e non ripeto, ma mi riferisco a quanto Luisa ha già detto prima e meglio di me.

Mi meraviglia l'inusitato rispetto di "er tripparolo", la cui unidirezionalità, per quanto meritata, è sospetta di partigianeria voluta.

Sursum corda, habemus ed Dominum!

Coraggio, avanti, c'è bisogno di tutti!

Anonimo ha detto...

L'armiamoci e partite, specie in ambito religioso, non m'è mai piaciuto. Ed oggi, almeno da noi, non c'è da affrontar il martirio.

Caro Dante, in linea di principio non posso che esser d'accordo con te. Ma ci sono situazioni che non possono realisticamente essere "tagliate con l'accetta". Evidentemente questo per Don Camillo è un punctum dolens e sarebbe molto bello se riuscissimo sempre a fermarci sui contenuti.
Spero che Don Camillo continui a farci dono dei suoi contributi e anche della sua benedizione, che a me non manca mai ogni volta che ci sentiamo.

DANTE PASTORELLI ha detto...

TRIPPARO',ti assicuro le mie preghiere e grazie del tuo ricordo.
Ci siamo scontrati, anche vivacemente, ma con bonarietà.
Ora, dopo esser stato considerato tradiprostestante altrove, qui mi si accusa di parlar come i nemici della Chiesa.
Ecco perché io preferisco far parte per me stesso, come quell'altro, immenso Dante, e ho tanto diradato la mia presenza nei blog. E' più produttivo pulir la chiesa, aprirla, guidare i visitatori, gettare qua e là il buon seme e pregare, in silenzio, da solo.
La simpatia tra noi, pur nella diversità delle posizioni, è nata spontanea e spero che duri.
Ciao
d

er tripparolo ha detto...

Signora Mic, potrà farmi di certo difetto la memoria, ma certamente quella memoria globale che è internet non difetta. E' dato di fatto leggibile la cortesia sempre avuta nei confronti del Signor Dante, pur nella diversità delle opinioni.
Cortesia è rispetto che nutro dovuta oltre alla palpabile preparazione ed impegno del Signor Dante, anche al fatto che è persona reale che ci mette la faccia.
Il Signor Dante non è un qualsiasi anonimo, ma persona vera, reale, che è possibile incontrare e conoscere anche al di fuori del virtuale internettiano.
Basta recarsi presso la Cappella di San Francesco poverino.
Oltre a poter ammirare il bellissimo organo posto in alto all'ingresso della cappella, il Crocefisso miracoloso custodito in una nicchia nel muro al lato dell'altare e i bei affreschi, si può fare la sua conoscenza.

Gli altri invece?
Anonimi senza nome e senza volto...

L'uomo reale (e coerente...) fa la differenza.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Nella "mia" chiesetta ci son tante belle opere d'arte (è della Confraternita anche un Crocifisso del Verrocchio ora al Bargello in "deposito temporaneo"). Soprattutto c'è Nostro Signore nel Tabernacolo.
Tripparo', non farmi troppi complimenti, perché divento rosso facilmente.
Io, fin che potrò, mi comporterò conseguentemente alle mie convinzioni, che son profonde e, alla mia età, difficilmente estirpabili.
Però elimina quel "signor". Non son nato "signore", son terragno e fiero d'esserlo.
Mi piacerebbe una volta o l'altra conoscerti di persona.
Una cosa, però, ti raccomando: Mic e Luisa sono delle cattoliche che vivono e soffrono la crisi dei nostri tempi. E, loro sì, sono autentiche "signore". La loro schiettezza non è mai volgarità, solo dolore e amore non privi di speranza e carità. Io voglio loro un gran bene e vorrei che altrettanto gliene volessi tu.
d

Maria Guarini ha detto...

Caro Signor "er Tripparolo", la differenza che lei accampa per altri è la stessa che c'è tra lei e chi, compresa la sottoscritta, ci mette la faccia, anche se ragioni di sana prudenza, l'hanno indotta per anni -solo in certe circostanze- ad usare uno pseudonimo maschile (Mic), riscontrandone, sul campo e per caso, come con quello fosse più rispettata rispetto al suo nome vero, che identificava il genere...

DANTE PASTORELLI ha detto...

Gente stupida, MIC: noi, credo di poter parlar a nome di tutti, ti stimiamo e ti vogliamo bene, sin da quando t'abbiamo conosciuta, per quel che sai, senti e scrivi, ed in aggiunta perché sei donna, moglie e madre!
W le donne!

Anonimo ha detto...

er tripparolo scrive:

"Gli altri invece?
Anonimi senza nome e senza volto..."


Anonimi come lei er tripparolo, né più, né meno.

Anonimo ha detto...

Niente di peggio che un anonimo

DANTE PASTORELLI ha detto...

Ma almeno er tripparolo si distingue dal pollaiolo.

Anonimo ha detto...

Dante, però visto che non ami l'anonimato, mi meraviglio della tua indulgenza verso er tripparolo.
Non sei certo il tipo che ti lasci incantare da qualche moina; quindi devo pensare che lo conosci personalmente, come del resto io conosco personalmente Don Camillo e conosco le ragioni del suo anonimato :)

DANTE PASTORELLI ha detto...

No, non lo conosco affatto. Ed il mio giudizio sull'anonimato vale per tutti. Anche a lui, l'ho rimproverato più d'una volta.
Abbiamo discusso anche animatamente, anche con battute ironiche, ma credo sostanzialmente con rispetto reciproco. L'ho ripreso pesantemente quando usava un intollerabile sarcasmo nei riguardi delle donne che scrivevano su MIL, fra cui te e Luisa.
In certi suoi interventi ho però intuito un animo molto buono. Da qui un atteggiamento, mio verso di lui e suo verso di me di simpatia, pur nel dissenso di posizioni, che poi bisognerebbe veder da vicino e fuori dalla polemica quanto consistente. Ora lo leggo solo qui, di passaggio, e non so cosa scriva e dove.
Non nascondo che mi piacerebbe incontrarlo, anche perché sembra conoscere S. Francesco Poverino.
Se è passato non può non avermi conosciuto: la chiesa l'apro solo io. Però non lo ravviso.
La mia battuta su tripparolo e pollaiolo pensavo fosse chiara nella sua ironia: nome, prego.

Anonimo ha detto...

In certi suoi interventi ho però intuito un animo molto buono.

In quelli nei miei confronti non è mai successo; ma se lo dici tu ci credo ;)

DANTE PASTORELLI ha detto...

Mi sembra che correttezza vorrebbe che si riportasse il commento a cui rispondevo per capir il senso del mio intervento, ma l'altro anonimo - non penso sia lo stesso don Camillo -, anima vana e mai viva, non lo fa, e avrebbe preferito che fosse restata nelle tenebre dell'anonimato anche Mic che. peraltro, da un bel pezzo ben si sa chi sia.
Soldati nascosti, in trincea ecc. ecc.: ahi, ahi, ci manca la CIA e la STASI e il KKB. Figuriamoci se fossimo in tempi di persecuzione che farebbe costui o costei. C'è veramente da ridere o piangere.

Quanto a don Camillo ho detto che non ho niente contro la sua persona, che non conosco, ma contro gli atteggiamenti che assume in vari interventi interventi sì. E l'ho ribadito e lo ribadisco: quando invece di ragionare come pure talvolta sa fare, urla e si dimena e svillaneggia il Papa in modo degno dell'UAAR non posso nutrire stima.
Nell'intervento riportato dall'anonimo credo stessi rispondendo in quei termini a lui perché consigliava ad altri di entrar nella Fraternità o qualcosa del genere: ed approvavo chi aveva fatto delle scelte nette a viso aperto invece di dar sciabolate al vento e nell'ombra.

Quanto a Tripparolo, l'ho detto, sarei felice di incontrarlo. Ma non siamo "amici" perché non ne abbiamo avuto il modo. E poi, se ciò fosse? Devo dar conto ad un anonimo delle mie amicizie?
Mi farebbe piacere anche incontrar don Camillo che, di persona, potrebbe rivelarsi diverso che sul web.

DANTE PASTORELLI ha detto...

MIC, so bene quanto pesante sia stato il sarcasmo di Tripparolo verso di te e Luisa: l'ho detto ed ho anche ricordato d'averlo rintuzzato a dovere.
Altre volte ha dimostrato una sensibilità che m'ha ben disposto.
Non son tipo da lasciarsi incantar da qualche moina. E poi che senso o fine avrebbero? Non ricordo le occasioni, ma in certi commenti l'animo buono ed uno spirito religioso li ho colti. Mi dispiace che non abbia saputo metterli in giusta luce più spesso nell'imperversar della polemica. Fors'anche per mia colpa.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Ho dimenticato di spiegar alla signora anonima, dalla coda di paglia, che la battuta sulla distinzione del tripparolo dal pollaiolo (e non dal pollaio) letteralmente significava che tripparolo è un nick che almeno si distingue da altro, mentre scrivere sempre anonimo determina una confusione del diavolo.
Avrei potuto scrivere che si distingue dal cinturaio, o dal medico, ma volevo rimaner per affinità nell'ambito del commestibile.
Non intendevo dar della gallina alla signora anonima e le donne le apprezzo per tutte le virtù che hanno, e le amiche citate in particolare mi son dilette. Concludo ricordando che ho letto sulla stampa qualche tempo fa che, contrariamente al detto cervello di gallina, queste bestie sono molto intelligenti. Ma non si preoccupi l'anonima: non ho mai inteso definirla gallina.

Raph ha detto...

non so se è Dante che certa di convertire er trippa o se er trippa sta convertendo Dante.... la dottrina de er trippa ormai la conosco è dico e non dico ammetto ma non troppo .....ma prendo per i fondelli il mio prossimo .....
ho letto molte volte le offese de er trippa e mi meraviglia che er signor Dante voglia bene a er trippa modernista, piuttosto che a don Camillo prete amante della Verità e della Tradizione ...

Mi stupisce e mi rammarica l'attacco ad un BRAVO SACERDOTE che E' IN PRIMA LINEA, che SOFFRE e che ha molto altro da fare.
Siam tutti capaci ad essere tranquilli e vivere nel nostro piccolo mondo e magari sentendoci migliori perchè teniamo pulita e amiamo una Chiesetta.....
Anche a me piacerebbe.... vivere tranquilli e beati , pulire aprire chiudere una Chisetta... piacerebbe anche a me!!!
Non mi dica che lei le sue battaglie le ha già fatte e ora si gode tranquillità e pensione.... pensi che fortunato è lei .... noi giovani non arriveremo a prendere la pensione e vorrei vedere se tutti riescono a stare tranquilli .... come lei che bacchetta uno che alza la voce e MOLTO giustamente.

Preferisco mille volte uno che battaglia che un finto buono che si permette di chiedere la censurara di un Sacerdote. Si ricordi che il Papa NON e' INFALLIBILE sempre e comunque e quando sbaglia lui il mondo va alla deriva e così tutti noi!! per cui chi si accorge del pericolo deve tacere per paura di offendere l'altro? mi faccia il piacere!!

Non a caso dopo Assisi VOLUTO da questo papa.... l'Italia ha subito alluvioni e un colpo di stato!!!

Cara Signora Mic mi perdoni dello sfogo ma non potevo fare a meno di scrivere e non mi importa un fico secco se ho urtato la strana
" sensibilità" di uno che per colpa sua mi toglie la possibilità di leggere gli interventi di Don Camillo nel suo blog. Il signor Dante ha urtato la mia di sensibilità e di molti altri chiedendo la censura ad un Sacerdote Battagliero.

Chi cattolico se la prende con il Papa E' segno che gli vuole bene, molto più di altri che portano un falso rispetto. Chi ama usa la verga chi non ama usa la diplomazia....

Luciana Cuppo ha detto...

Raph, grazie per l'intervento che condivido in toto, tranne che per il "finto buono", perche' non sta a noi a giudicare; ma anche perche' vi sono molti che, in buona fede, pensano che si debba sempre procedere verso l'autorita' ecclesiastica con i guanti di velluto. Penso in particolare ad un movimento negli USA, attivo circa 30 anni fa: CUF (Catholics United for the Faith, che agiva per principio in modo molto simile a quello consigliato da Dante Pastorelli), che un mio amico giornalista riassunse cosi' lapidariamente: "They want to drink tea with the bishops." 30 anni dopo, pare che non abbiano tirato fuori il classico ragno dal buco; ma non avrebbero mai detto una parola contro il Papa.
E grazie a Dio, Raph, ci sono giovani come Lei, che non riescono a stare tranquilli. Gesu' ci a detto di non essere venuto a portar la pace [del mondo], ma la spada. E, devo proprio dirlo? leggendo il primo intervento di don Camillo, la fignadelzignore mi ha causato un'ilarita' irresistibile; spero di non arrostire all'inferno per questo, ed ancora una volta, grazie don Camillo.
P.S. - Er tripparolo fa il suo mestiere: vende trippa in quantita', ma noi lasciamola ai gatti.

DANTE PASTORELLI ha detto...

MIC, non è stato pubblicato un mio commento in risposta all'anonima "signora" che ha postato un mio intervento polemico di giorni fa anch'esso in risposta a don Camillo. E si deduce dall'altro mio intervento delle 23,46.

Per il resto, quanto a Raph si sfoga, appunto: e uno sfogo del genere non è razionale e sembra quasi un vomito.
Quanto a Luciana, ridere irresistibilmente perché qualcuno svillaneggia il Papa certo non la manderà all'inferno, ma dovrebbe farle ricordare il noto detto latino.
Altre affermazioni senza senso e fondamento non meritano neppure risposta.
Tengo solo a precisare che le mie posizioni dottrinali erano e rimangono quelle di sempre. Ma qui mi sembra che si stia veramente passando, anzi si sia passato, il limite del ridicolo: una semplice simpatia virtuale che si manifesta rarissimamente si trasforma in tradimento della Fede o qualcosa di simile, un metodo che porta alla rovina le anime...
Beh, se questo è il livello di comprensione e questo è l'animo dei "tradizionalisti", allora dovrei davvero dar ragione a Tripparolo. Ma so che, per grazia di Dio, non è così e lui ha torto; lo so per esperienza diretta, che continua, perché i remi in barca non li ho ancora tirati: opero sul campo non con commenti violenti e acrimoniosi.

Anonimo ha detto...

Ma so che, per grazia di Dio, non è così e lui ha torto; lo so per esperienza diretta, che continua, perché i remi in barca non li ho ancora tirati: opero sul campo non con commenti violenti e acrimoniosi.

Caro Dante e carissimi tutti.
Parto da questa affermazione per ribadire con fermezza che nessuno di noi "tira i remi in barca" e continuerà anche questo impegno con l'aiuto del Signore, senza lasciarsi scoraggiare né turbare dalle dinamiche, a volte evitabili, di certe puntute più che puntuali battute, più consone alla polemica che ad un sereno confronto tra persone che hanno lo stesso 'sentire' sulla nostra Fede cattolica così sfigurata e in seria crisi nel momento storico che stiamo vivendo.

Mi spiace che questo articolo, nel quale sono incastonati alcuni punti controversi (penso solo ai riferimenti alla Gaudium et Spes, che fan "tremar le vene e i polsi"), in luogo di un contributo su queste tematiche, da me sviluppate e a cui avevo messo i link o la ripresa di altri spunti, abbia poi dirottato sulle dispute e sulle ripicche personali che hanno sempre qualche fondamento, ma sulle quali sarebbe bello sorvolare oppure esprimere il legittimo dissenso in modo non offensivo.
Ad accendere o a rinfocolare la miccia non hanno mancato le solite 'vedette' anonime che purtroppo i miei pesanti impegni di ieri non mi hanno consentito di cancellare in tempo.
Di questo sono rammaricata e sto seriamente considerando di attivare la moderazione.
Resisto ancora un po'. Vedremo...

Raph ha detto...

Carissima Signora Mic,mi rivolgo a Lei per chiedere cortesemente che il signor Pastorelli moderi i termini, e che prima di giudicare il mio sfogo un vomito, si faccia un esame della coscienza. Io sono una giovane disoccupata in attesa di lavoro e sto vivendo in un periodo che il Pastorelli non ha mai incontrato prima, quindi chiedo al Pastorelli di avere rispetto per il dolore altrui.

Conosco molti dei siti che si ritengono cattolici e che ospitano con tutti gli onori, persone che si ritengono migliori e oltre a questo cercano di tappare la bocca ad altri che loro pensano peggiori perchè esprimono il proprio dissenso con grande dolore.
Se il Pastorelli liquida il mio sfogo associandolo al vomito credo che debba cominciare a chiedersi se lui ha le carte in regola per dire ciò. L'ho ripeto noi giovani NON arriveremo a prendere la pensione, come al contrario se la sta godendo lui meritatamente,
grazie a certa politica appoggiata dal vaticano 2. Se il Pastorelli leggesse anche solo una Omelia dei Papi passati si accorgerebbe che LORO usavano un linguaggio battagliero per difendere il BENE COMUNE e ora se avessimo quei Papi, si sarebbero RIBELLATI a questa politica mondialista e massonica.

San Bellarmino estremo difensore del Papa, ha detto che quando esso è in errore BISOGNA dissobedirgli, e vien da se che le parole non saranno carezze, in virtù del grande danno che ne conseguirà alla società.

Debbo dire che per quanto posso mi sto sforzando a capire persone come il Pastorelli, che dicono e non dicono e pensano sempre che la gerarchia abbia ragione e che bisogna inchinarsi al suo volere, anche quando sbaglia e di brutto.

Assisi VOLUTO da questo Papa ha prodotto i suoi frutti e siamo solo alle primizie, poi verrò da lei caro Pastorelli e mi farò spiegare perchè è successo e vediamo se lei oltre a dire le cose già trite e ritrite dispone di un piano operativo. ORA et LABORA, non solo ORA.....

Grazie Signora Luciana e sappia che Lei la leggo sempre volentieri, si capisce lontano un miglio che la Sua non è solo conoscenza dei fatti ma dispone di un vero intelletto che viene da Dio.

Scusate il disturbo.

Luisa ha detto...

Attiva la moderazione,cara mic!
È evidente che il tuo blog, che comincia ad essere conosciuto, attirerà sempre più disturbatori e provocatori, chi lo fa in modo molto grossolano e chi lo fa in modo subdolo.

Raph ha detto...

signora Luisa, spero che la sua richiesta nel chiedere l'attivazione alla moderazione non sia dovuta ai miei interventi.

Se legge bene io non sono una disturbatrice subdola, ho parlato chiaro!! Sono italiana e conosco i problemi del mio Paese che sono legati soprattutto ai problemi di Chiesa, che ha pensato bene di proteggere e aiutare primariamente gli extracomunitari e le loro false religioni, che noi italiani.
La storia grazie a Dio la conosco e mi dice solo una cosa, quando la Fede della Chiesa non è più quella insegnata da Cristo, la società e le Nazioni pagano il prezzo più alto.

Le chiedo scusa se ho urtato la sua sensibilità, peccato che si pretende di rispettarne alcune e altre no.

don Camillo ha detto...

Mi dovete scusare, ma sono nel pieno dell'influenza stagionale. Solo un pensiero prima di ritornare al caldo, per ringraziare le gentili signore e signori, che si sono prodigati non certo per difendere la mia persona (alquanto mediocre a dir il vero) ma ciò che indegnamente rappresento: Alter Christus. Il mio grande rammarico un post per commentare l'ottimo lavoro di sisinono e 57 per commentare i miei "sbeffeggi", mi sembrano un po' troppi. Sto sulle "fonti" e documenti autentici da anni, e Mic, lo sa, ed è vero quel che dice il Salmo, più aumenta il sapere più aumenta il dolore... sì utilizzo l'ironia, mi aiuta a farmi una risata... e non posso farne a meno, ma dovrei a dir il vero utilizzare (dopo quel chi ho letto e studiato) aggettivi più consoni come "traditori" e "ipocriti" o altri peggiori utilizzati dallo stesso Nostro Signore, per definire gli ultimi Papi regnanti... ma si sa, "non bisogna scandalizzare i piccoli"... Rapah, Dio è Provvidenza, non aver paura... Dante, ti compatisco e basta.

Raph ha detto...

Solo una postilla all'anonimo trippa per gatto del 04 gennaio 2012 11:31.

La 1 guerra mondiale è stata superarata grazie all'aiuto e l'esempio dei VERI Alter Christus che hanno saputo dare al popolo la giusta direzione e lo si vede dai numeri di vittime e dal tipo di distruzione molto meno pesante della 2.
La 2 guerra mondiale è stata più funesta ma già si cominciavano ad avere seminari inquinati di comunismo massonico, così è stata più nefasta,le ricordo anonimo senza volto ne storia, che certo movimentismo all'interno della Chiesa comincia proprio in questo periodo anni 40.
Oggi quei movimenti sono diventati potenze e sette all'interno della Chiesa, approvati con tutti gli onori dal il vaticano 2. Così come la crisi del 30.... voglia il caso che proprio negli anni 30 il KGB fece infiltrare i suoi unturelli nei seminari cattolici e molti di quei unturelli sono arrivati ai vertici.

Studi e studi ancora la storia della Chiesa e del Paese, poi attivi il cervello se ne possiede uno.

Chi non vede il Binomio crisi Chiesa = crisi economica, NOn ha capito nulla e mai capirà!!

Onorare Cristo in tutte le sue forme, che non sono solo i poveri immigrati, ma abbellire la sua Chiesa con Opere d'Arte come si faceva una volta, dando il meglio di se,VUOL dire che il resto ci sarà dato in più....ma oggi si preferisce evitare di accendere luci per il Presepe, perchè consuma troppo o peggio chiudere le Chiese perchè non ci sono soldi per il riscaldamento .... fresca fresca di questi giorni in Veneto.

Le dice niente il Medioevo tanto bistrattato da voi modernisti alla trippa per gatto?

Si legga e comprenda bene cosa significhi Giovanni, Cap. 12, versetti 1-9.

Un Saluto a Don Camillo e guarisca presto, certo che confido nella Provvidenza ma è giusto ricordare a quanti ora vivono tranquilli per meritato riposo, che sono molto fortunati e che pensino a quanti in futuro, non potranno esserlo.

Abbondio lei non merita rispetto e dovrà rendere conto di quanto ha scritto or ora.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Vendette del Pastorelli? Il blog non è mio. Anche un mio intervento di ieri sera è stato censurato? No, credo che come al solito finiscon tra gli spam.
A tutti gl'insulti e le insinuazioni malevole non rispondo perché scenderei troppo in basso.

Luisa ha detto...

No Raph, non mi riferivo a lei in particolare, questa discussione ha purtroppo deviato in una querelle personale, ho detto quel che ne penso più sopra e ho anche descritto quale è il mio limite, come cattolica, nelle discussioni sulle vicende ecclesiali che ci sconcertano sempre più, massima sincerità, senza ipocrisia, ma sempre massimo rispetto per la persona del Papa, il che non significa considerare infallibile ogni sua parola o applaudire ogni suo gesto e restare insensibili e zitti di fronte a certi silenzi o incoraggiamenti incomprensibili tanto sembrano incoerenti.

Dire ancora che i disturbatori più temibili sono quelli più subdoli che una lunga frequentazione di vari blog permette di riconoscere immediatamente, è facile cadere nei loro tranelli, varie sono le "armi" di cui dispongono, lo scopo sempre lo stesso, dividere.

Anonimo ha detto...

si sarebbero RIBELLATI a questa politica mondialista e massonica.

Legga il post appena inserito e cerchiamo tutti di rimanere sui contenuti, evitando con ogni attenzione le ripicche o le simpatie o le antipatie personali: è normale che ci siano, ma non è normale che prevalgano in un contesto e tra persone che stanno confrontandosi su argomenti così seri e fondamentali per la Fede e per la vita.

Anonimo ha detto...

Un augurio speciale a Don Camillo.
Guarisci presto!

A Dante chiedo anch'io una preghiera, per quello che lui sa, assicurando che anch'io non lo dimentico...

Anonimo ha detto...

Dante,
non rispondere a provocazioni del genere. Ti prego di darmi il tempo di cancellarle. E comunque sto inserendo la moderazione.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Ho approfittato della provocazione solo per ribadire il mio rispetto per il sacerdozio.
Il blog è sotto tiro, questo è chiaro.

galeazzi ha detto...

Apparentemente la "risposta a P. Cavalcoli" non interessa proprio nessuno e forse con ragione.
La chiesa conciliare è scismatica e serve poco discutere con chi la difende: sono fuori e dannati.
Interessiamoci piuttosto alle profezie di Fatima e all'attacco della sinagoga contro la Fraternità.