Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 3 gennaio 2012

Stati d'animo e condivisioni di credenti, in questa temperie oscura.

Riporto tre tra tantissimi  interventi di lettori, emblematici per darci il polso della situazione. Vorrei tanto - ma forse non avverrà mai, anche a giudicare da come non sono state accolte molte nostre suppliche, comprese quelle autorevoli di Mons. Gherardini ed altri teologi e studiosi cattolici - che i Pastori chiusi nelle loro "torri eburnee" Vaticane ed altre, conoscessero i pensieri e i sentimenti della cosiddetta "base", fatta di anime assetate di Verità non di "nuovi linguaggi". Il loro sconcerto, i loro interrogativi e anche il loro disorientamento, il loro "grido", è quello di chiunque eserciti un briciolo di discernimento nella temperie ecclesiale che stiamo vivendo ormai da molti anni, in un crescendo di confusione e di 'estraneità' al sensus fidei ricevuto e accolto dalla Chiesa di sempre.

Il primo conclude con una "resa", struggente, ad una essenziale nudità dell'anima, che non è una espressione poetica, ma la consapevole dolente impotente constatazione dell'abbandono e della povertà in cui siamo caduti. Il secondo, invece, esprime e lascia aperti gli angosciosi interrogativi che gli urgono dentro. Il terzo, infine, dopo averne enumerati i motivi, formula la domanda più terribile: questa è ancora la Chiesa di Cristo?

Sono lampi dell'anima che, insieme a molti altri, sicuramente giungeranno al Trono dell'Altissimo, nel Nome del nostro Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace, la cui nascita abbiamo appena festeggiato, per intercessione della Sua e nostra Madre Santa Benedetta e di tutti gli Angeli e Santi del Cielo.


  1. Per giustificare i comportamenti del Santo Padre che appaiono contraddittori - se davvero dovesse concretizzarsi l'approvazione, che annunciano imminente, anche del sincretistico rito neocatecumenale inventato da un laico improvvisatosi profeta e liturgista -, qualcuno suggerisce di passare ad un livello superiore di comprensione delle cose.

    Dopo anni di testimonianze e approfondimenti, tante analisi e ipotesi a spiegare l’imbroglio delle mille contraddizioni, quel che resta in mano alla fine è una chiesa che abdica alla sua missione, alla sua stessa ragion d’essere per consegnarsi a un sedicente profeta visionario? Per rassegnarsi meglio ad una chiesa non più credibile, non più santa né una né niente?

    Forse è meglio passare piuttosto a un livello inferiore di comprensione. Gesù è stato offerto allo stupore dei pastori, il popolo della terra che, come tutto Israele, aspettava il Messia ma poco o nulla sapeva della legge e dei profeti. Tuttavia, o forse proprio per questo, il cielo li ha scelti per mostrare loro in anteprima il volto del Dio Bambino. Quella semplice nudità dell’anima è forse, oggi, il solo antidoto al tracollo della chiesa, al veleno del sospetto e dell’incredulità. I fatti che vedo sono che si sta allestendo una ennesima vetrina per celebrare l’invio a evangelizzare, con in tasca qualcosa in più, un’altra approvazione, che sarà forse parziale, di questo o di quello, ma poco conta alla fine: è un sì che si aggiunge agli altri sì. Il fatto è che il cammino serve a questa chiesa che lo usa e lo incoraggia. Che poi dentro questi fatti ci siano le tremila ambiguità che sappiamo, alla fine, poco conta. Perché l’esito a cui assistiamo, mentre gridiamo impotenti alla Verità, è che non il cammino ma la chiesa sta cambiando volto. Sono in cuor mio certa che tutto questo è estraneo alla mente del Papa, e tuttavia la realtà racconta altro...

    Allora che fare? Anni fa approdai a questo blog con questa stessa domanda che mi urgeva, allora come adesso, nel cuore. Scelsi allora di lasciare il cn per amore alla Chiesa, per amore alla Verità che la Chiesa mi aveva trasmesso. Oggi sono costretta a vedere, contro me stessa, che perseverare nella sequela di quella Verità significa in qualche modo andare contro corrente, contro la corrente che la chiesa sembra prediligere. E’ un terribile paradosso che fatico a reggere.

    Da qui l’antidoto di cui dicevo prima, forse necessario per me, e per quelli piccoli come me, per non restare intrappolata nei veleni del sospetto a oltranza, dell’indignazione che diventa rabbia: tornare alla fonte, alla grotta di Betlemme dove la Verità che si fa carne si nasconde rivelandosi, senza chiedere più alla chiesa quel che a quanto pare oggi non può, non sa dare. E’ una resa la mia che non chiede di essere capita, né approvata. Né tanto meno condivisa dai tanti fra voi che hanno nella propria bisaccia contributi sostanziosi da offrire alla buona battaglia per difendere e diffondere la vera fede. E che il Signore vi benedica e vi ricompensi come solo Lui sa fare.
  2. Il problema è sempre il solito. Non ci si capisce nulla. E sono io il primo, che un minimo mi sforzo di seguire la vicenda, a non capirci nulla. Se assisti a qualche liturgia o manifestazione pubblica (delle private non so) neocatecumenale e hai un minimo (minimo! non dottorati di teologia) di discreta (nemmeno buona) formazione cattolica (che non necessariamente, purtroppo, passa dalle parrocchie) ti rendi conto della discrepanza che passa tra la prassi neocatecumenale e la dottrina cattolica. Ciò che agevola notevolmente i neocatecumenali è lo stato confusionale da Bella Addormentata (per citare il pamphlet di Gnocchi e Palmaro) che vive oggi la Chiesa cattolica. Magari è meglio di qualche decennio fa, non lo so, ma è comunque poco confortevole.

    Il problema, dicevo, è che non ci si capisce nulla. I neocatecumenali fanno quello che fanno, credono in quello in quello che credono (e non si sa cosa, perché le loro catechesi non sono pubblicate), ma gli viene permesso di farlo. Le strategie di Dio e del Suo Vicario io non le conosco e non mi azzardo nemmeno a provare a pensarle perché sbaglierei di sicuro. Nella mia pochezza però non capisco come sia possibile una tale confusione. Come sia possibile pensare che un Papa smentisca se stesso in termini di liturgia e dottrina (e non di cose secondarie), come sia possibile che un Papa non conti quello che Gesù Cristo vuole che conti, e che quindi a comandare la Chiesa cattolica siano altri e non il Vicario di Cristo. Non lo so. La mia paura è tanta. E mi rendo conto che già questo è un successo dei neocatecumenali.

    Arrivati a questo punto sembra che nemmeno l’obbedienza al Papa sia più sufficiente per dirsi cattolici. Riescono a far passare il Papa per loro complice e sostenitore. Io ho sempre pensato che non sia così. Ma la continua presenza di certi abusi e errori (che, sia chiaro, non sono solo neocatecumenali) e la loro relativa non condanna (fino a sfiorare l’accettazione) mi fanno pensare che allora quello che reputo un errore e un abuso (seppur non lo reputo io, ma il Magistero pontificio) errore e abuso non siano. Che poi sia un controsenso me ne rendo conto e il principio di non contraddizione va a farsi maledire. Però di più non so che pensare e come rispondere agli angosciosi interrogativi che tali questioni pongono.
  3. "ma poco conta alla fine: è un sì che si aggiunge agli altri sì. Il fatto è che il cammino serve a questa chiesa che lo usa e lo incoraggia." A questa Chiesa, sì, a questa Chiesa di cui stentiamo a riconoscere il volto tanto è sfigurato, a questa Chiesa i cui responsabili non solo tollerano ma incoraggiano chi contribuisce a stravolgere quel volto, non solo non correggono tutti quegli elementi che devastano Dottrina e Liturgia ma distribuiscono approvazioni anomale che aggiungono sconcerto allo sconcerto. Ma una Chiesa la cui gerarchia non difende il Sacro Deposito della Fede, non corregge ma tollera e legittima gli errori, è ancora la Chiesa di Cristo o è quella nuova Chiesa nata dopo il Concilio, che è in rottura, sempre più evidente, con la Tradizione?

21 commenti:

bernardino ha detto...

Mic - riformulo la domanda, " Questa e' la Chiesa di Cristo?" - SI Mic, questa e' la chiesa di Nostro Signore, soltanto che la vera Chiesa di Gesu' si trova nelle mani dello Spirito Santo e non in quelle della gerarchia che si dichiara falsamente cattolica. Questo e' il risultato , e lo dici anche tu, che non la riconosci piu',tanti gli errori, gli abusi e non solo dei riti neocatecumenali, ma di tutti i gruppi usciti dallo spirito del Concilio Vaticano II. Mons. Gherardini dice che alcune cose del VII vanno riviste e/o abrogate per rientrare nella piena cattolicita'; io continuo a ripetere che finche' non verra' il vero coraggio a questo nostro Papa, di abrogare il 90% di quelle riforme postconciliari piene di abusi ed errori, fomentate da satana, Gesu' non ci riconsegnera' la Sua Sposa Candida. Ti faccio inoltre notare, che il Papa forse e' solo a voler cambiare le cose, ma trova mille ostacoli intorno a se. Il grande errore e' che la Chiesa e' guidata da due entita che parlano lingue diverse come a Babele. Cristo ci ha dato il Suo Successore, Pietro, per guidare la Sua Chiesa, e noi ci ritroviamo che vescovi e cardinali, causa la collegialita', anche loro guidano a loro modo la loro chiesa e non obbediscono piu' a Pietro. Non ci resta che pregare.

Anonimo ha detto...

Sì, caro bernardino, dobbiamo sempre aver ben presente la Chiesa-Mistero, che è sempre UNA SANTA nel Suo Signore.

Purtroppo in ogni epoca la Chiesa militante, la chiesa permixta fatta di santi e peccatori come ricordava S. Agostino, in tutte le epoche ha avuto le sue vicissitudini. Ma, nell'ora presente, il problema è che non allontana più da sé l'errore e questo trae in inganno molte anime...

Per questo dobbiamo continuare a vigilare a pregare e a testimoniare. Non è la "nostra" battaglia, noi siamo solo testimoni!

DANTE PASTORELLI ha detto...

E' vero, siamo testimoni di una sconcertante e drammatica situazione della Chiesa. Però non siamo testimoni passivi. Non guardiamo e basta: analizziamo, suggeriamo rimedi, invochiamo chi deve intervenire con atti d'imperio. Non mi sembra che da 40 anni siamo stati fermi ed in silenzio: abbiamo combattuto, con le armi dei figli, la buona battaglia. Ed abbiamo pregato. Ma la preghiera, necessaria, essenziale, non esclude l'impegno personale e collettivo nell'azione nei pur limitati ambiti personali. Di più, la preghiera è l'azione più efficace. Non solo in sé per sé
per i fini soprannaturali che raggiunge, ma perché ci dà la forza di andare avanti facendoci superare le tentazioni di resa o arretramento. Non mi sembra poco.

Anonimo ha detto...

Non solo in sé per sé
per i fini soprannaturali che raggiunge, ma perché ci dà la forza di andare avanti facendoci superare le tentazioni di resa o arretramento. Non mi sembra poco.

No. Non è poco!

bernardino ha detto...

Si se tutti i veri cattoli non apostati che non si sentono guidati dallo spirito di questo concilio, si ritrovassero, almeno presso quelle fraternita' legate a Dio da promesse fatte e mantenute, potrebbe essere per il Papa un segno forte, e non si sentirebbe solo in mezzo ai lupi, e potrebbe trovare molto piu' coraggio di andare avanti nella tradizione della Chiesa. Il Papa ha bisogno di tutti noi, e noi dovremmo uscire tutti i tradizionalisti allo scoperto senza paura e mettere in crisi i modernisti e progressisti sia vescovi che presbiteri, e metterci a predicare sulle piazze come facevano i primi cristiani e cominciare a riconvertire al vero cristianesimo, facendo capire i danni del Concilio VII. In questo dovrebbe muoversi tutta la stampa, dovremmo promuovere dei convegni avvicinare il numero piu' grande di persone con le quali veniamo a contatto e far loro capire cosa e' accaduto alla Chiesa di Cristo in questi 50 anni. Gli Apostoli ed i primi cristiani non hanno fatto forse questo a costo della Vita? Ricordiamoci il martirio del Protomartire Stefano per predicare la parola di Cristo. Poi non ci aiutera' La nostra Madre SS.ma? ORA TOCCA AL PAPA ED A NOI.

Anonimo ha detto...

Un Anonimo avallato da bernardino non credo possa rappresentare la FSSPX, che non trovo riconoscibile nell'affermazione:
nel solo luogo dove Christus imperat: la Fraternità San Pio X.

La Chiesa è a Roma e non ad Ecône e il primo a riconoscerlo è Mons. Fellay.
Che ci siano problemi sotto gli occhi di tutti è un fatto; ma nulla e nessuno autorizza ad essere così drastici.

bernardino ha detto...

Mic, non capisco di quale chiesa parli, perche' se parli della CHIESA CATTOLICA ED APOSTOLICA, dopo tutto quello che l'ha ridotta il CVII non e' piu' in mezzo a noi, ma il Signore se l'e' ripresa e sta nelle mani dello Spirito Santo. Noi abbiamo solo il Successore di Pietro che da solo o con pochi uomini sta cercando con l'aiuto di Gesu' di riportare in mezzo agli uomini quella Chiesa che il Signore stesso ci aveva consegnato e ci aveva detto di difendere con ogni mezzo di fede. Se parli di quella chiesa attuale piena di errori e abusi che vuole essere non piu' la Chiesa Divina di Cristo, ma vuole essere una chiesa multireligiosa mondializzata, allora non solo e' giusto, ma BISOGNA allontanarsi, perche' l'errore, l'apostasia, e tutto cio' che la conforma ci sta' portando verso il baratro dell'inferno. Oppure non credi che esista il demonio cioe' il bene ed il male? Non ti ricordi cosa dice il Vangelo che Satana porto Gesu' sul pinnacolo del Tempio e gli chiese di adorarlo in cambio gli avrebbe dato tutto cio' che gia' era di Gesu'? Dunque io rinnego solo cio' che puo' mettere in pericolo la mia anima e cerco Dio dove credo posso trovarlo con certezza. Poi Lui stesso mi indichera' la strada giusta se sbaglio. Ricordati che ogni vero sacerdote rappresenta la Chiesa, ma non i falsi profeti dai quali Gesu' ci diceva di far attenzione.

Anonimo ha detto...

Noi abbiamo solo il Successore di Pietro che da solo o con pochi uomini sta cercando con l'aiuto di Gesu' di riportare in mezzo agli uomini quella Chiesa che il Signore stesso ci aveva consegnato e ci aveva detto di difendere con ogni mezzo di fede.

Appunto

Novus dis-Ordo ha detto...

La teologia cattolica preconciliare si distingueva in quanto comprensibile nella sua chiarezza e certezza di autorità ultima. Invece, quella che è ampiamente seguita a partire dal Concilio è verbosità ambigua proveniente da errori e generante equivoci. A questo si aggiunge abbondante ignoranza per omissione di principi fondanti.

Il modernismo liberale si auto-asfissia attraverso una logica distorta che esige chiarimenti senza fine senza un sostegno concettuale autorevole. E coinvolge anche la Chiesa in quest'asfissiante vuota logorrea. Nella confusione prevalgono i più aggressivi e potentemente attestati. A farne le spese è la Verità.

Bernardino ha detto...

Appunto Novus dis-Ordo.

DANTE PASTORELLI ha detto...

MIC, ma questo BERNARDINO lo conosci? A quel che scrive, appar ben più d'un provocatore.
Dice che nutre stima nei miei confronti. Io ne fo volentieri a meno.

bernardino ha detto...

Pastorelli, non volevo assolutamente offenderti, stiamo facendoi commenti su cose importantissime e se per caso ho commesso qualche errore nei tuoi confrointi ti chiedo umilmente scusa, ma quando ti dico che nutro stima nei tuoi confronti sono sincero.

DANTE PASTORELLI ha detto...

MIC, quando hai tempo da' un'occhiata.
La Chiesa è apostata. La Chiesa non esiste più sulla terra (Corpo Mistico visibile di Cristo) ma è nelle mani di Dio, e quindi non la vediamo. Il Papa è infallibile solo quando parla ex cattedra (sic!) e mons. Fellais (sic! dove l'ho già letto questo cognome storpiato? Latino e francese non sono il forte di questo scrivano) ci dice che abbiamo il diritto ecc. ecc.
C'è persino un tale don D.P. col quale, essendo D.P. le mie iniziali, non ho proprio nulla da spartire.
Luisa, che ha lo sguardo più lungo e rapido del mio, ci ha già messo sull'avviso.
Che Dio ti aiuti in questa improba fatica.

Luisa ha detto...

Mic cara, OCCHIO!
Qui stanno venendo troll perfidi e malevoli che stanno in modo palese tentando di screditare il tuo blog.
Il tuo impegno, la tua serietà non meritano che subdoli personaggi, li riconosco avendoli incrociati sul MiL,vengano qui a tentare di demolire ciò che tanto ti sta a cuore!
GRAZIE!

bernardino ha detto...

Cari amici, Pastorelli, Mic e Luisa, sto' combattendo con voi la stessa battaglia per la Chiesa, forse posso involontariamente aver commesso qualche errore, ma, non vorrei aver lasciato in voi un'idea sbagliata su di me. Io non voglio provocare neanche il mio peggiore nemico, pensate se posso provocare persone con le quali voglio collaborare per il bene del Signore e della Sua Chiesa. I nemici li abbiamo entrambi nell'altro campo e non vorrei neanche definirli nemici, ma disfattisti, perche' il Signore non vuole che amore. Pertanto i commenti che faccio sono commenti per amore e non per altri motivi, verso la tradizione e verso la Chiesa. Vorrei che esistesse solo il bene e non il male, purtroppo vedo che questo a volte non e' possibile. Vi chiedo mille scuse se ho sbagliato e vi mando mille saluti e auguri.

Anonimo ha detto...

Cari amici, Pastorelli, Mic e Luisa, sto' combattendo con voi la stessa battaglia per la Chiesa,

bernardino, Luisa non si riferiva certamente a te!

DANTE PASTORELLI ha detto...

Vedi, Bernardino, a volte, in una situazione di confusione come l'attuale, e con tanti troll in giro, alcune espressioni o l'appoggio ingenuo a certi commenti apparentemente seri e che invece sono sarcastiche provocazioni, inducono a dubitare della schiettezza delle persone, anche sbagliando. Per questo chiedevo a MIC se ti conosceva, essendo tuo l'avallo ad un commento scioccamente canzonatorio dietro una maschera di verità.
Quindi, non te la prendere, e scusa il mio dubbio sulle tue intenzioni.
Una cosa mi permetto di raccomandarti: meno pessimismo. Mi dirai che c'è poco da esser ottimisti. E va bene: ma proprio per questo si deve operare positivamente e questo è possibile solo facendo leva sull'ottimismo cristiano ch'è un dono di Dio. E' un ottimismo santo.

Bernardino ha detto...

Ok Dante, ti ringrazio e ti saluto.

bernardino ha detto...

Cari amici, mai come oggi c'e' bisogno di fermezza della Dottrina della Fede e del nostro Papa "Chiesa vivente e Cristo stesso in terra" che puo' darci certezze e confermarci nella Fede, vista la grande confusione esistente. Speriamo che il Papa riesca a riportare dentro l'unica Chiesa salvifica di Cristo Gesu', tutte le pecorelle indecise, poiche' le pecore hanno bisogno del Suo Pastore ed il Pastore ha bisogno delle sue pecore perche' le ama. La mia speranza in quest'inizio d'anno e' che il Papa riesca a portare a buon fine tutti i colloqui che ha in corso da troppo tempo, e vedere alla fine una sola Chiesa unita nella fede di nostro Signore.

bernardino ha detto...

Grazie Mic per aver pubblicato il mio commento precedente riguardante la tradizione vivente della Chiesa attraverso il Papa. Altre volte ho parlato della Chiesa, ma non mi riferivo alla Chiesa di Cristo, ma a molte persone che stanno arrecando un danno irreparabile dentro la Chiesa, quelle persone che dovrebbero essere d'esempio a chi non e' dentro ed invece ci mettono il carico da11. Voglio spiegarmi meglio per farti capire: Sacerdoti che in chiese del XV secolo hanno gettato altari antichi solo perche' l'antichita' e' tradizione, hanno distrutto intere sagrestie di antichi paramenti pregiatissimi per riempirli c on soli camici e stole moderne, hanno tolto dagli altari i Crocefissi e candelieri di pregio posto statue antiche nelle cantine, tolto l'organo per portarci bongo e chitarre. Le liturgie sembrano teatri, mandano a far discorsi funebri dall'ambone persone che che nel discorso elogiano il morto per essere stato protagonista nella vita civile per sostenere il divorzio, l'aborto e tutto cio' che la Chiesa condanna. E non si mai visto ne sentito ne l'ordinario del luogo ne le Belle Arti per vedere i danni o gli oltraggi. Qui mi rivolgo a te e a Dante che in un certo senso non conoscendomi, mi rimproveravate, ma non sapevate quale dolore provavo dentro il cuore perche' queste cose ormai sempre piu' spesso le trovavo quasi in tutte le parrocchie e chiese varie. Se a volte con rabbia ho detto cose non giuste ora sapete il perche' e capite anche quanto mi sta a cuore il Papa e la nostra Chiesa. Non so se abbiamo qualche possibilita', qualche idea di come risolvere tante di queste cose che alla fine ci aiutano a capire molto meglio nostro Signore e tutto cio' che lo circonda. Grazie Mic.

Anonimo ha detto...

Caro Bernardino,
non devi ringraziarmi di nulla. Siamo qui per testimoniare difendere e diffondere la nostra fede così sfigurata, ma sempre viva nel Signore e nella Sua Chiesa.