Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 24 giugno 2017

29 giugno. 'Riparazione' a Milano

Sulla Riparazione vedi qui - qui e qui.

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Reggio Emilia [quiqui] sembra aver innescato un salutare effetto domino. Tuttavia, in relazione a quanto venuto fuori nella discussione sul precedente articolo, sottolineo che ciò che esprimiamo è pura gioia spirituale per un risveglio cattolico voluto e condiviso, e non compiacimento umano. La Riparazione è un atto rivolto al Signore, non deve dimostrare niente a nessuno. Se poi, per chi è in grado di 'vedere' diventa anche una testimonianza, ben venga. La nostra Fede è anche questo...
Dopo Pavia [qui - qui] e Varese [qui - qui - qui], ora tocca a Milano. Apprendiamo con gioia che giovedì 29 alle ore 19.15, un gruppo di cattolici organizza una processione di riparazione del gay-pride che sfilerà oggi nella città ambrosiana. Per conoscere meglio l'iniziativa, si può visitare la pagina Facebook. Non ho altri dettagli, che speriamo conoscere al più presto; ma intanto è bene prender nota di data, ora e luogo (vedi immagine). Appena possibile si conosceranno altri dettagli. Ho lasciato un messaggio sulla pagina Fb perché ci indichino i contatti.
Prego i lettori milanesi, ai quali assicuriamo fin da ora il nostro sostegno e comunione spirituale, di darci notizie sullo svolgimento dell'iniziativa.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

"....faro' scendere la pioggia
a suo tempo , e saranno
piogge di benedizione....."
Ezechiele 34,26

mic ha detto...

http://www.campariedemaistre.com/2017/06/gay-pride-e-comitati-di-riparazione.html

LA GRANDE GUERRA ha detto...

Il Comitato "Beata Veronica da Binasco" sostiene e aderisce alla processione di riparazione di Milano del 29 giugno 2017, degna conclusione del mese del Sacratissimo Cuore di Gesù, al cui immenso amore, per intercessione del Cuore Immacolato di Maria e dei nostri santi lombardi, affidiamo tutte le anime, "specialmente le più bisognose della Sua Misericordia". Un cammino iniziato idealmente a Reggio Emilia il 3 giugno, proseguito a Pavia, Varese e in altri luoghi, ed ora concluso degnamente nel capoluogo lombardo. Resta il rammarico che queste iniziative debbano partire da semplici laici ed essere sostenute da pochi sacerdoti coraggiosi, e non promosse dai pastori a cui il Signore consegna il munus di guidare le chiese locali ma che spesso preferiscono volgere altrove lo sguardo e talvolta addirittura osteggiare i buoni cattolici.

mic ha detto...

Dal Vangelo di oggi:
"Non abbiate paura" : qualunque situazione ci sia dato vivere, lì c'è comunque il Signore, se "rimaniamo" in Lui...

Anonimo ha detto...


Parate gay anche in altri paesi

Anche a Dublino si è tenuta oggi l'annuale parata dei Gay. Il neonominato primo ministro ha solo 38 anni ed è gay dichiarato. Nel suo governo, di minoranza, ha mantenuto dal governo precedente la ministra per la famiglia e l'infanzia, che è una lesbica dichiarata, nota attivista femminista e omosessuale. La Gerarchia cattolica irlandese, per bocca di un suo autorevole esponente, di recente ha chiesto scusa alle madri singole e ai gay per come la Chiesa "li aveva trattati in passato" [?]. La gerarchia cattolica, criminalizzata in blocco con mirati attacchi mediatici e giudiziari al tempo della crisi dei pedofili, se ne sta chiusa in un angolo dal quale esce solo per dire cose gradite all'opinione pubblica dominante, diventata ferocemente anticattolica. La modifica della costituzione che ha portato all'istituzione del "matrimonio gay" ha avuto il 52 p.c. dei voti a favore ma più del 40 p.c. degli aventi diritto non è andato a votare. Ergo, la maggioranza della popolazione non è a favore di tale "matrimonio". Però tace, è passiva mentre la Chiesa appare l'ombra di se stessa, un ectoplasma.
Chi si fa sentire (per modo di dire) è una organizzazione che si chiama Associazione dei Preti cattolici d'Irlanda, ultraprogressista, diretta da sacerdoti a suo tempo "silenziati" da Ratzinger, che dicono di rappresentare un terzo dei preti irlandesi: questi sacerdoti negano l'autorità del Papa, dicono che la Gerarchia non l'ha istituita Cristo; vogliono l'abolizione del celibato ecclesiastico; le donne-prete; l'apertura ai costumi sessuali del Secolo, omosessualità compresa etc.
L'economia del paese tira ma il paese ha il record europeo dei suicidi tra i maschi, degli obesi, degli alcolizzati, un alto consumo di droga (del cui spaccio le gangs dell'isola sono parte assai attiva a livello europeo unitamente alle gangs olandesi), tassi ragguardevoli di malattie legate ai variegati rapporti sessuali dominanti.
Manifestazioni come i Rosari pubblici o le processioni di Riparazione sarebbero inconcepibili, nell'Irlanda attuale. Forse sarebbero addirittura illegali.
Bisognerebbe pregare anche per l'Irlanda, un tempo così cattolica, perché il Signore ne risvegli la fede. Rivolgiamoci ai grandi Santi irlandesi dell'Alto Medioevo, che hanno evangelizzato anche l'Italia.
Scotus

RR ha detto...

Meno male che dopo ognuna di queste manifestazioni il tasso di malattie sessualmente trasmesse (alcune delle quali, se non diagnosticate in tempo, risultano alla lunga mortali) s' impenna. Ah, la "vis sanatrix naturae" !